Rimini Rimini! - Life Style in viaggio

Rimini Rimini!

giovedì, luglio 26, 2018

Ok, siamo pronti?

Scarpe comode...e occhiali da sole!

Inforchiamo le bici: pronti? VIA!!!

Sono davvero tanti anni che faccio così: Rimini è fatta per andare in bici!
Da un capo all'altro della città su 2 ruote rigorosamente a pedali.
Partiamo dal lungomare di Miramare, in zona Rimini sud, e via, pedalando senza fretta verso il centro.
E' un bel pezzetto di strada fino a PIAZZA TRIPOLI (ah, già..adesso si chiama Piazza Marvelli), ma la città pullula di piste ciclabili e questo ci consente di star al sicuro da tutti i novelli Schumacher che circolano per strada.
Arrivati finalmente in piazza, pedaliamo lungo tutta la rotonda e giriamo a sinistra verso il viale Tripoli (almeno quello si chiama ancora così), superiamo l’uscita di Via della Officine e, poco oltre, ci dirigiamo verso via Roma, svoltando a destra.
Fino a qualche anno fa, avremmo semplicemente attraversato al semaforo e tagliato per i giardini dei BASTIONI ORIENTALI, antiche mura della città; oggi bisogna entrare nel parco sulla corsia di destra e attraversare il ponte che fa da sovrappasso (slogan:In bici da Gaiofana al mare”... personalmente non sono arrivata fino in zona Gaiofana quindi non posso testimoniare su come sia fatta l’intera ciclabile)
Questi parchi raccolgono numerosi dei miei ricordi di bambina prima, ragazzina poi. Corse scatenate nei prati, pattini a rotelle, lunghe passeggiate con la mia Luna (il mio vecchio pastore tedesco 💗).
Usciamo dai giardini e ci fermiamo per un attimo ad ammirare l' Arco di Augusto, un  arco trionfale consacrato appunto ad Augusto, il primo imperatore romano dal Senato nel 27 a.C.
È il più antico arco romano rimasto quasi intatto. Sulla sua sommità doveva ospitare la statua dell'imperatore, ma nel medioevo, fu sostituita dalla merlatura che vi ammiriamo oggi. Segnava la fine della via Flaminia, la strada che collegava la città a Roma.
Passiamo dunque sotto l'arco e ci dirigiamo verso il corso d'Augusto, che è zona a traffico limitato (ZTL) e ci fermiamo a prendere un buon caffè e poi si prosegue verso Piazza Tre Martiri, un tempo dedicata a Giulio Cesare, che pare vi abbia pronunciato il celebre discorso alle sue legioni ai tempi del passaggio del Rubicone (pare quello di alea iacta est: il dado è tratto); infatti la piazza ospita una statua bronzea del condottiero.
Dall'altro lato della piazza, particolare effetto ed affetto suscita un me il Tempietto dedicato a Sant'Antonio da Padova, edificato agli inizi del Cinquecento, in ricordo del miracolo della mula che egli fece genuflettere davanti all'ostia consacrata.

Non troppi anni fa, in questa piazza c’era il capolinea del filobus della linea 11 dell'Atam (poi TRAM, oggi START ROMAGNA), l'azienda di trasporti riminese; oggi invece la piazza è anch'essa ZTL, dopo le scoperte archeologiche che rendono oggi visibili, proprio sotto il manto stradale, le antiche strade di lastricato.
Proseguiamo ancora per il corso e ci dirigiamo verso PIAZZA CAVOUR.
Qui ai miei tempi (in verità fino a pochissimi anni fa), due volte a settimana (il mercoledì ed il sabato) si svolgeva un grandissimo mercato, che occupava anche buona parte della zona circostante...appuntamento fisso ogni volta che tornavo.  Oggi il suddetto mercato lascia libera Piazza Cavour e dintorni per distribuirsi in buona parte del centro, tra i bastioni di cui sopra, il piazzale Gramsci vicino al mercato coperto, lo stradone antistante la Stazione Ferroviaria, via IV novembre e buona parte della ZTL nel centro storico.
Al centro di piazza Cavour troneggia la statua di papa Paolo V e nelle vicinanze la fontana, ammirata e citata da Leonardo da Vinci l'8 agosto del 1502 (sulla quale infatti compare una targa in marmo con la citazione dell'artista)....ci sono appena caduta dentro, proprio qualche giorno fa: un male cane (sono tutta un livido) e continuavo a ridere, sentendomi ridicola...ed in effetti lo ero 😒

Suggestiva, in prossimità della fontana, l’antica Pescheria, considerato l'alto valore commerciale che rivestiva anticamente la pesca per la città.
La piazza ospita anche il Palazzo dell'Arengo, del XIII sec., sotto il cui ampio portico si amministrava la giustizia ed all'interno del quale si riuniva l'assemblea del comune.


Usciti dalla piazza, tagliando per via Gambalunga (perpendicolare al corso d’Augusto), che ospita un'antica e fornita biblioteca, passiamo per Piazza Ferrari , che ospita ancora attrattive archeologiche, con gli scavi (oltre a una gelateria di tutto rispetto, La Romana, ve la consiglio senza se e senza ma) e di là, tagliando per stradine interne, torniamo sulla via IV novembre e  ci dirigiamo verso il Duomo, noto anche come Tempio Malatestiano, magistrale opera architettonica di Leon Battista Alberti. All'esterno il tempio mostra una luminosa facciata di marmo bianco, al quale risponde il contrasto dell’elegante penombra all'interno (sento ancora l’estasi di quando lo studiavo in storia dell'arte al liceo!) le cui navate ospitano niente meno che opere di Giotto (il crocifisso ligneo sull'altare) e di Piero della Francesca (dipinto raffigurante la genuflessione di Sigismondo Malatesta).

Lasciato il duomo, passiamo dal Mercato Coperto, che ospita su due piani il mercato del pesce (se ci andate di sera verso le 18, comprerete le rimanenze di pescato a prezzi a dir poco irrisori, come le alici o gli scorfani a meno di un euro!) e quello della frutta, oltre alla galleria laterale di vari negozi di alimentari ed il supermarket in fondo (amo che questa catena ammetta i cani anche all’interno del punto vendita)
Usciti dal mercato, riprendiamo nelle immediate vicinanze i giardini dei bastioni orientali,  dirigendoci in direzione del mare. Infatti, come diceva il cartello di cui sopra, senza neanche uscire dal parco, in bici si sbuca direttamente a Piazzale Kennedy (altezza bagno n.28).

E da qui? Via verso il porto!
Costeggiando il mare, passiamo innanzi un'altra "opera d'arte" a mio parere: il Grand Hotel di Rimini, che è di certo l'albergo più bello che io abbia mai visto: 5 stelle, un parco immenso, un edificio monumentale spettacolare, che ha ospitato personaggi ed eventi di rilievo. Costruito all'inizio del '900, ho letto che rappresentava il simbolo del lusso della Belle Epoque per i suoi 4 piani, 200 stanze, giardini, terrazze e negozi. Di fronte ad esso la piazza ospitante la Fontana dei quattro cavalli nella quale la mia gentile cagnetta ha annegato il mio cellulare, nel tentativo di addentare un ciclista di passaggio… 😣

Da ragazzine ci siamo "infiltrate" da un'entrata secondaria del Grand Hotel per cercare di individuare Simon Le Bon dei Duran Duran...e ce la facemmo! Ci salutò persino dalla terrazza del suo attico: "Hi, girls" (ed a noi pareva che ci avesse declamato la Divina Commedia). Ma potete dare un'occhiata al sito che potrà di certo chiarire perché io non trovi le parole.

Voilà! Passando davanti al Delfinario (oggi ormai chiuso, ma ammetto che -sebbene da bambina, ancora inconsapevole, io ci sia stata un paio di volte- oggi certo non ve lo consiglierei, per scrupoli animalisti...), siamo arrivati al Porto...ci andavamo a pescare da bambini, con le lenze attaccate ad un pezzo di sughero, che puntualmente si spezzavano quella volta tanto che beccavi un pesce più grande di una sardina!
Il molo è sempre molto bello e suggestivo ed oggi il piazzale antistante, in corrispondenza del tratto di spiaggia libera (proprio accanto al bagno n. 1) ospita un’immensa Ruota panoramica, talmente grande  (ben 55 metri di altezza!) che puoi vederla nitidamente a diversi chilometri di distanza.
Poi -passando sotto il suggestivo Faro- proseguiamo verso Porto Canale, che vede ormeggiate numerose imbarcazioni (l'impressione è un po' di zona d'appartenenza VIP) e poi continuiamo verso la zona di San Giuliano, che ci mostra ancora un po' di cultura con il Ponte di Tiberio, antico ponte romano sul fiume Marecchia che collegava il borgo di San Giuliano alla città. Il ponte fu iniziato da Augusto e completato da Tiberio all'inizio del I sec. d.C, come testimoniano le iscrizioni sui parapetti interni. Costruito in solida pietra, si sviluppa in cinque arcate sopravvissuto all'usura del tempo, a terremoti, alle piene del fiume ed alle guerre.


Ok...ora sono davvero stanca di pedalare...abbiate pietà, ho bisogno di riposarmi un po’ e magari mangiare qualcosa! D’altronde un negozio di piadine non manca mai.
Il tour in bici è finito e portiamo le stanche membra dove possano rifocillarsi.
What? Vi aspettavate forse una Rimini diversa?
NOOO!!!! Ma dai, forse credevate che Rimini fosse tutta  spiaggia e discoteche?
Ho volutamente omesso finora di dire la cosa più ovvia: Rimini è spesso considerata capitale del turismo estivo accessibile a pressocché tutte le tasche: un lungomare lunghissimo (espressione un po' cacofonica, ma efficace: tutta spiaggia di sabbia finissima, attrezzata nel migliore dei modi, fra ombrelloni, sdraio, cabine, aree fitness, giostrine per i più piccoli e campi da bocce, beach volley e beach tennis), che parte dal porto e finisce direttamente a Miramare, l'ultima frazione a Rimini sud, direttamente confinante con la bella e nota Riccione.



Il mare, ammettiamolo senza mezzi termini, non è esattamente quello di Stintino in Sardegna né quello di Lampedusa o delle Maldive del Salento…
Tutto questo percorso (=il lungomare e le sue parallele: viale Regina Elena, via Vespucci ecc...) trabocca di pizzerie, pub, bar e gelaterie, oltre che negozi di ogni genere in cui sbizzarrirvi con lo shopping anche fino a tarda ora.
Discoteche, dancing e balere danno l'occasione di divertirsi a suon di musica ad ogni età...possiamo ricordare il celebre Bandiera gialla, un nome fra tutti.
Ed ancora luna park, piccoli e grandi e parchi di divertimento tematici: per esempio a Rivazzurra c'è Fiabilandia, parco dedicato ai più piccoli, A Viserba l'Italia in miniatura, nel quale potrete ammirare i maggiori monumenti italiani in scala ridotta... e piccoli acquapark qua e là lungo le spiagge.
Potreste chiedervi perché finora avevo trascurato di parlarvene...
La risposta in fondo è la più semplice...
QUELLA Rimini, quella delle discoteche e della spiaggia, quella della folla a luglio ed agosto, la capitale del divertimento estiva, quella anche un po' caotica...beh, quella la conoscono tutti.
Io  invece vi ho presentato la MIA Rimini!


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9 commenti

  1. Mi hai fatto conoscere una Rimini alternativa, per me inesplorata. Ero andata da giovane, credo proprio che sia il caso di tornarci!

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    1. Ti ringrazio, prova ad andarci magari fuori stagione (è sufficiente da settembre in avanti) vedrai che ti piaceranno molto gli itinerari non strettamente turistici

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  2. Ciao ci sono stata diverse volte anni fa... è una bella cittadina anche se personalmente preferisco luoghi estivi meno turistici

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    1. Come ho spiegato nei dettagli, tutto volevo presentarne fuorchè l'aspetto turistico estivo, è una città che sa dare molto anche lontano dalle mete prese d'assalto dai turisti, potrei stare là a febbraio e trovare mille cose da fare e da vedere, senza ricordarmi di essere al mare

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  3. Sai che non sono mai stata a Rimini? Io andare in bici.. Ti ringrazio per questo tour virtuale

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  4. Non sono mai andata a Rimini, mi hai dato un bello spunto, mi piacerebbe molto visitarla ^^

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  5. Sei stata un'ottima guida e mi hai fatto fare un bel giro virtuale della città che spero tanto di visitare prima o poi 😊

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  6. sembra davvero una bella località da visitare in questo periodo dell'anno, ci farò un pensierino

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  7. Una lettura molto piacevole, mi sono divertita a percorrere con te stradi e luoghi di Rimini. Il saluto di Simon Le Bon posso ben capire che ti sia rimasto nel cuore visto che piaceva un sacco anche a me!

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