Eggental. Terra di magie, streghe e folletti... - Life Style in viaggio

Eggental. Terra di magie, streghe e folletti...

venerdì, aprile 22, 2016

Oggi voglio raccontarvi una storia…
Una storia di tanto, tanto tempo fa...la storia di Laurino, Re del popolo dei nani, che possedeva il giardino di rose (Rosengarten) più bello mai esistito…
Laurino, invaghitosi di Similde,  figlia del Re dell’Adige, cercò di rapirla, grazie al suo mantello magico dell’invisibilità, ma inseguito da numerosi cavalieri, non riuscì a farla franca, benchè invisibile, poichè questi notarono il movimento delle sue rose al suo passaggio e lo catturarono.
Il Re Laurino era così furioso verso il suo giardino di rose, che l’aveva tradito, mostrando la sua presenza, che gli lanciò contro una terribile maledizione:
"Né di giorno, né di notte, alcun occhio umano potrà più ammirarti"
Tuttavia Laurino non aveva tenuto conto dei due momenti della giornata in cui non è giorno nè notte, ovvero l’alba ed il tramonto ed è proprio in quei momenti che il suo Rosengarten appare agli occhi umani in tutto il suo splendore, illuminandosi di colori che vanno dal rosa al viola, passando dal rosso e l’arancio.
Ancora oggi il Rosengarten (il cui nome italiano è Catinaccio), spettacolare complesso dolomitico altoatesino, all’aurora ed all’imbrunire si accende dei colori del rosa e del rosso, come nessuna montagna al mondo: è il fenomeno dell’ Enrosadira (narrato e “spiegato” anche da altre leggende altoatesine).
Ogni tanto il mio sviscerato amore per il SudTirol (ovvero l’Alto Adige) mi trabocca così ferocemente dal cuore che non posso che cedervi…
Le leggende attorno alle Dolomiti sono molte nell’intero Alto Adige, ma in Val d’Ega, la presenza dei maestosi complessi dolomitici del Rosengarten e del Latemar, fa sì che che i racconti di maghi, di streghe, di nani e folletti siano parte della storia, delle tradizioni e della vita di ogni giorno.
Eggental. La Val d’Ega…
Avevamo improvvisato questa vacanza da un giorno all’altro, ma ciò nonostante abbiamo trascorso giornate piacevoli e visitato luoghi incantevoli ed incantati.
La Val d’Ega si trova poco a nord di Bolzano, basta mezz’ora di auto dal capoluogo altoatesino (anche i mezzi pubblici sono ben collegati)
La nostra destinazione nel dettaglio era Nova Ponente-Deutschnofen.
La strada che ci porta in altitudine è fiancheggiata da una quantità incredibile di abeti e ci accorgiamo subito che molti sono i ciclisti che approfittano della bella pendenza e dell’aria buona.
Nova Ponente
Giunti a destinazione, ci dirigiamo direttamente verso l’agriturismo che ci ospiterà (l’EggererHof) dal cui balcone godiamo della spettacolare vista del complesso dolomitico del Latemar, le cui guglie rocciose danno davvero i brividi tanto sono belle (vi ricordo d'altronde che se le Dolomiti sono patrimonio dell'Unesco, non è certo un caso...)
Il centro abitato non è lontano dall’agriturismo in cui soggiorniamo, quindi è facile andarci a piedi (d’altronde, per questo tipo di vacanza, camminare a piedi è un obbligo), grazie a una corsia pedonale separata che ci accompagna fino in paese.
Il luogo ha un piacevole aspetto “antico” e ci fermiamo subito a visitare la  piccola ma suggestiva Chiesa Parrocchiale di Santi Ulrico e Wolfgango, la cui architettura richiama lo stile tardo gotico, all’esterno della quale il viale
-com’è tipico dei luoghi- accoglie il cimitero locale dalla composta semplicità delle sepolture.
Fermandoci all’Ufficio Turistico di Deutschnofen raccogliamo come al solito depliant vari sulla zona, compresa una magnifica mappa dei sentieri.
Di ritorno in agriturismo, ci riproponiamo due passi dopo cena per digerire, ma siamo talmente esausti che decidiamo di restare in camera per guardare la TV...mio marito ha resistito più di tutti, ma io e mio figlio ci siamo addormentati ancora prima di rendersi conto della programmazione televisiva.
E fu sera e fu mattina
il nostro agriturismo EggererHof
Decidiamo di puntare la sveglia alle 7.30, considerato che la colazione è prevista  tra le 8 alle 10,  quindi ci prepariamo  in fretta (il bello di queste vacanze è che non c’è bisogno di mettersi in ghingheri, truccarsi bene, fare la piega…), così da poter mangiare ed essere pronti al più presto per uscire, tanto che prima delle 9.30 siamo già fuori dalla fattoria.
E via in auto, con il nostro immancabile cane al seguito, ma senza avere le idee troppo chiare sulla destinazione (è lo svantaggio delle vacanze improvvisate...).
Decidiamo come prima destinazione di dirigerci ad Ega per simpatia, d’altronde dà nome alla valle: nuvole e pioggerella ci accompagneranno quasi per tutto il tempo, ma senza violenti  scrosci temporaleschi che ci impediscano comunque di goderci la passeggiata.
Chiaramente le nostre scelte escursionistiche sono sempre quelle tipiche di una famiglia con bambino e cane al seguito, quindi dichiariamo finiti i tempi avventurosi in cui in cui io e mio marito azzardavamo escursioni complicate e un po’ più “pericolose”...tuttavia buon sangue non mente e le robuste gambette di nostro figlio sono fatte per camminare a lungo senza lagnarsi più di tanto...il DNA non è un’opinione ^_^
Percorriamo quindi uno strada molto bella, ancora incorniciata dagli abeti, fermandoci di tanto in tanto per immortalare scorci particolarmente suggestivi, come l’incantevole Rio Nero (Schwarzenbach).
Il Rio Nero
Lungo la strada per Ega, passiamo per Obereggen (1.550 metri s.l.m.), sede di una rinomata stazione sciistica, sotto le pendici del Latemar, in cui la natura è particolarmente rigogliosa: questa località è considerata tra le più belle dell'intero arco alpino e accoglie lo Ski Center Latemar particolarmente imponente e con un aspetto “da ricchi”, che mi mette un pochino a disagio, in quanto una delle stazioni sciistiche più conosciute e attrezzate dell' intero Alto Adige con locali ed hotel decisamente di alto livello.
Il termometro della temperatura esterna della nostra auto dice 3.5° (era giugno!) e quasi quasi rischia che nevichi...ma non esageriamo!
Giunti a Ega, da una bella fontanella, che ci pare antica, ci riforniamo di acqua fresca per il cammino, mentre nel minimarket  provvederemo al pranzo: il consueto, ma amato pane di segale altoatesino (Schüttelbrot) con speck e formaggio, accompagnato da yogurt, tutto di produzione locale, oltre ad una energetica tavoletta di cioccolato.
Ega
Facciamo una breve sosta per visitare la piccola, bellissima chiesa parrocchiale e poi ritorniamo sulla strada principale, per incamminarci lungo una stradina che porta fuori paese, senza aver la minima idea di dove questa ci avrebbe portato.
Man mano che ci allontaniamo dalle abitazioni, la strada costeggia i pascoli, per poi addentrarsi nel bosco; lungo di essa si snodano ancora altri sentieri, segnalati accuratamente e corredati dalle distanze temporali per percorrerli a piedi.
Proseguiamo a caso e ci ritroviamo di fronte una salita che, secondo il cartello, porta ad un maso con una chiesetta e si decide di imboccare questa strada ripida, che costeggia ancora boschi in un intreccio di sentieri fino a  raggiungere un pascolo, le cui pecore sembrano  particolarmente interessate alla mia bellissima Molly, ex cane da pastore,  poi una bellissima distesa verde che ospita sul fondo una fattoria nella quale vediamo razzolare liberi conigli e galline.
In cima alla salita che si fa via via più tesa, la chiesetta indicata sul cartello all’inizio del sentiero. In effetti è molto piccola (la definirei più che altro una cappella), ma suggestiva: si chiama Chiesetta del Maso Kob attorno ai 1300 metri di altitudine…
Nel frattempo i nostri pancini brontolano vigorosamente: l’ora di pranzo è passata da un pezzo e le vettovaglie sono rimaste in auto…  (che geni... 😕 )
Il maso Kob
Chiesa del Maso Kob

Torniamo finalmente ad Ega e pranziamo in piazzetta, per fare poi ritorno a Deutschnofen in agriturismo, per concedere un po’ di ristoro alle stanche membra...ma solo un po’, perchè in breve siamo già di nuovo in giro per la fattoria per permettere a nostro figlio di approfondire l'amicizia con le mucche, con cui avevamo fatto rapida conoscenza al mattino, prima di uscire.
una delle nostre amiche mucche :) 
Dopo cena, invece si decide di fare un giro nelle vicinanze della fattoria anche per la necessità di smaltire i canederli e tutte le altre (tante!) bontà che abbiamo mangiato: in Alto Adige -come dove abitiamo noi-  fa buio più tardi, quindi possiamo approfittare per fare tantissime foto al Latemar al tramonto che vista l’altitudine (tocca i 2842 metri) arricchisce le sue sfumature rosate con riflessi argentei sulla neve (era suggestivo vedere la neve in giugno)
Terzo giorno...
Finalmente c’è il sole e questo ci mette di buonumore, quindi dopo colazione, passiamo rapidamente per il pascolo a “salutare le mucche”, oramai amiche di mio figlio, e via in direzione Lago di Carezza, il luogo che maggiormente ci tenevo a vedere, quando abbiamo deciso questa vacanza.
dal nostro balcone

Oggi, senza nuvole possiamo godere della spettacolare visione del Latemar accanto al Rosengarten…e da lontano si può ammirare  anche l’altopiano dello Sciliar.
Passando per il centro abitato di Nova Levante (Welschnofen in tedesco) ci rendiamo subito conto che è una graziosa cittadina ricca di negozi, locali ed alberghi con una vocazione turistica, effettivamente più marcata, probabilmente vista la  vicinanza con il Karersee e delle stazioni sciistiche che ne fanno una località molto viva.
Prendendo la direzione Passo di Costalunga, mentre scatto foto a ripetizione dal finestrino dell’auto, mi accorgo all’improvviso che tra gli abeti sto immortalando uno scorcio di acqua verde smeraldo che mi lascia senza fiato: siamo arrivati, il KarerSee è là davanti a noi.
Lago di Carezza
Imbocchiamo il sentiero, proprio sul ciglio della strada che porta sul lago e la visuale che si apre al nostro sguardo, appena giunti al primo belvedere (ne incontreremo altri lungo il sentiero che si snoda tutto intorno al lago) lascia semplicemente senza respiro: nelle acque cristalline, vediamo riflesse le cime del Latemar e  tantissimi abeti e le leggere increspature del lago sembrano tinte di un colore che faccio fatica a definire…
Ma come mai questo colore così iridato?
Vi tocca un’altra leggenda…
In fondo al lago di Carezza, abitava la sirenetta Ondina, della quale si era invaghito un mago malvagio, che costruì un arcobaleno colorato che gli facesse da ponte per raggiungere il centro del lago, per rapire Ondina, la quale lasciandosi inizialmente ingannare dagli splendidi colori, affiorò a galla, ma quando si accorse del raggiro, si rifugiò sul fondo del lago, dove il mago non poteva raggiungerla.
Questi infuriatosi per il fallito inganno, distrusse l’arcobaleno in mille pezzi che finirono quindi nel lago, le cui acque ancora oggi, a seconda della luce nei vari momenti del giorno e dell’anno, risplendono di tanti colori diversi, che siano verde o azzurro ma persino di un colore rosso o viola.
Il sentiero che costeggia il lago di Carezza
Il sentiero, che si snoda tutto intorno, offre scorci molto suggestivi, mentre le acque del lago sono inaccessibili grazie ad una recinzione in legno che segue tutto il percorso: d’altronde, oltre a tutelare le bellezze del luogo, è necessario evitare il pericolo per i bambini (o per chi come me nuota poco e male), vista la sufficiente profondità delle acque, che renderebbe poco ragionevole renderle facilmente accessibili ai visitatori.
Tuttavia siamo sufficientemente vicini da poterne ammirarne, senza se e senza ma, la trasparenza cristallina.
chiare, fresche e dolci acque...
Giunti alla riva opposta del KareerSee ci rendiamo conto che a specchiarsi nelle acque non è più il Latemar, ma il massiccio del Rosengarten: quasi incredibile che un lago così piccolo,  accolga nelle sue acque il riflesso di entrambi i complessi dolomitici .
Nelle vicinanze del lago, daremo poi una rapida occhiata dall’esterno allo Ski Center Carezza (e di nuovo mi pare di sentire i milioni di euro che tintinnano, considerato il lusso degli hotel, della seggiovia e dei ristoranti), quindi decidiamo di tornare quindi verso Nova Ponente.
Lungo la strada del ritorno -quando siamo quasi arrivati- notiamo l’indicazione per il Santuario di Pietralba (8 km, secondo il cartello) e ci lasciamo tentare, quindi deviamo nuovamente, stavolta in direzione Monte San Pietro.
Immaginiamo, lungo il tragitto, che sia un’altra delle chiesette suggestive della zona, senza quindi comprendere perchè sia così famosa.
Ci sbagliavamo…oh, se ci sbagliavamo.
Il Santuario di Pietralba
Il santuario di Pietralba in effetti è un santuario con “tutte le carte in regola”, quindi molto grande e decisamente bellissimo.
Una lunga ed ampia gradinata consente di accedervi, il che rende efficacamente l’idea del pellegrinaggio. Infatti il santuario fu edificato nel XVI secolo per opera di Leonhard Weißensteiner, che era stato guarito da una malattia dopo che gli era apparsa la Vergine Maria, che si dice sia molto invocata per la guarigione da malattie gravi, tanto che molti ex voto ne testimoniano la gratitudine da parte dei fedeli.
Il mio bimbo, prevedibilmente stanco, invoca riposo e quindi uscendo al di fuori del parco della Basilica, imbocchiamo finalmente il sentiero che ci porta dritti dritti verso il parcheggio in cui abbiamo lasciato l’auto, per riportare le stanche membra verso l’agriturismo con la malinconica consapevolezza che l’indomani mattina si parte per tornare a casa.
il nostro agriturismo
In conclusione
Come al solito, lasciamo l’Alto Adige con la voglia di ritornarci presto.
Abbiamo goduto di panorami spettacolari, passeggiato immersi nel verde, appreso leggende antiche ed avvertito quell’aura di magia tipica della Val d’Ega, fino quasi a sentire la presenza dei folletti e dei nani,  nell’ammirare lo spettacolo del giardino delle rose di Re Laurino, fino a sentire il canto di Ondina nelle acque del lago di Carezza.

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23 commenti

  1. Ti confesso non sono mai stata in SudTirol e mi piacerebbe tantissimo! Val d'Ega è una località caratteristica ricca ed interessente! La terrò presente sicuramente per il prossimo viaggio

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  2. Commentarti bene, è difficile, vista la bellezza delle foto che distrae dal formulare pensieri compiuti...solo sogni ^_^

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  3. L'Alto Adige è tutto meraviglioso ed offre spunti per ogni tipo di vacanza. Le nostre sono tipiche vacanze in famiglia, ma ci sono tante strutture complete di spa, piscine, palestre ecc...

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  4. Wow che paesaggi meravigliosi, per quanto io non ami la montagna queste foto mi fanno venire voglia di fare un weekend in quella meraviglia *_* poi non sono mai stata in Alto Adige, mi sa che mi tocca rimediare :D

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  5. Io tendo sempre a dirigermi verso il sud, seguo il caldo, sono come le lucertole, ma innegabilmente l'Alto Adige ha fascino e offre diverse tipologie per vacanze alternative.

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  6. ma che bella questa località, sembra un paradiso, immersa nel verde e super tranquilla, ottima idea per il mio prossimo viaggio

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  7. davvero un posto magico, lo terrò presente come meta da visitare senza alcun dubbio!

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  8. Sono stata in Trentino due anni fa e seppure non ami molto la montagna sono rimasta affascinata e rapita dai paesaggi. Il tuo meraviglioso reportage mi ha fatto venire voglia di tornarci prestissimo

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  9. è un luogo incantevole davvero bellissimo par davvero di attendere di scorgere una fata in luoghi belli presenti nella nostra magnifica Italia.

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  10. Hai visitato dei bellissimi posti, mi segnerò gli indirizzi e spero tanto che un giorno riuscirò a vedere dal vivo questi paesaggi!

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  11. amo queste storie e questi posti incantati anche se non sono mai stata in alto Adige penso di visitarlo presto anche dopo avere visto queste immagini stupende

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  12. Non sono mai stata in questa zona, mi piacerebbe molto! Sembra davvero una terra magica :D

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  13. Sono posti bellissimi, che amo anche io pur non essendo appassionata della montagna. Sul lago carezza ci sono stata molti anni fa, e mi è rimasto impresso per la sua bellezza incantevole

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  14. Purtroppo non sono mai stata in Sud Tirolo però sono cresciuta in Val d'Aosta e queste foto ed il tuo post così ben scritto mi hanno fatto venire una grande nostalgia delle mie estati adolescenziali. Davvero. Mi viene voglia di salire in macchina e tornarci.

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  15. luogo a dir poco incantevole...una vera meraviglia...devo andarci in questo periodo, che trovo il più bello in assoluto

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  16. luogo a dir poco incantevole...una vera meraviglia...devo andarci in questo periodo, che trovo il più bello in assoluto

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  17. l'Alto Adige è bello in ogni periodo dell'anno, perchè assume peculiarità incantevoli stagione per stagione. Ma a fine primavera-inizio estate credo abbia il vantaggio di avere un clima già gradevole, senza le tipiche folle dell'alta stagione.

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  18. Le Dolomiti sono meravigliose e le tue foto sono spettacolari...
    Non vedo l'ora di tornare in Alto Adige, magari stavolta andremo proprio in Val d'Ega, chissà.

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  19. La Val d'Ega è meravigliosa (noi siamo affezionatissimi frequentatori da 8 anni con nostro figlio). Un consiglio se decidete di andarci, soprattutto se avete bambini: fate tappa all'ufficio del turismo perchè hanno un apposito libretto con una serie di escursioni da fare con i bambini sia a piedi che in passeggino.

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  20. Nostro figlio è grandicello per il passeggino, ma quando ci siamo stati anche noi abbiamo fatto la nostra capatina all'ufficio turistico di Nova Ponente ed abbiamo preso la mappa delle escursioni :)

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  21. Articolo davvero interessante!
    Anch'io tra meno di un mese sarò in Val d'Ega (per la precisione alloggerò a Nova Ponente!) e leggendo le tue impressioni positive mi sono convinta ancor di più di aver fatto la scelta giusta!
    Chissà che passeggiando lungo le sponde del Lago di Carezza non intraveda la pinna di Ondina... ;-)

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  22. Non dirmi che vai nel mio stesso agriturismo? :D
    Ti divertirai tantissimo, è un luogo bellissimo.

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